Vino PASSO SACRO Cerasuolo d'Abruzzo DOC Bio Torre Zambra...
Il Passo Sacro della tenuta Torre Zambra è un Montepulciano in purezza proveniente da un terreno calcareo argilloso con tratti sabbiosi, la cui...
Situata a Mariano del Friuli nel cuore della pianura goriziana, la cui zona Doc Isonzo prende il nome del fiume che la attraversa modellandola, l'azienda è nata nel 1937 ad opera di Antonio Gallo anche se solo nel 1975 con l'affidamento da parte di Ermenegildo al figlio Silvano nell'attività, inizia la vinificazione in purezza dei vini. La prima uscita è datata 1979 e le prime 5.500 bottiglie rappresentano l'inizio di una storia fortunata e promettente. Oggi l'azienda è condotta dai fratelli Fabrizio e Marco Gallo che hanno raccolto il testimone del padre Silvano che ivi ancora lavora a tempo pieno, aiutando i figli nelle vigne. Lo spirito tenace tramandato dalle generazioni passate ha consolidato il patrimonio familiare, fatto di conoscenze e di insegnamenti. Questi sono ora messi a frutto con una visione ampia e moderna ma sempre nel rispetto della tradizione. Valori forti come la famiglia, il rispetto per la terra e l'amore per il proprio lavoro sono il fondamento di questa piccola realtà della piana Isontina dove attraverso un duro e caparbio lavoro un vitigno difficile come il Pinot Nero raggiunge livelli qualitativi inaspettati ma giusti per la dedizione con la quale la famiglia Gallo opera.
Da oltre un secolo la storia della famiglia Russolo si intreccia con l’enologia del Veneto Orientale, anche se l’azienda agricola Russolo nasce “solo” nel 1974, quando Iginio e la moglie Sonia danno vita al loro progetto. La svolta avviene qualche anno dopo, nel 1990 prima, con l’acquisto dei vigneti di San Quirino, poi con la costruzione della nuova cantina attigua alla vigna nel 2000, anno in cui l’azienda si trasferisce definitivamente nelle “terre magre”. Da qualche anno i due fratelli Antonella e Rino hanno preso in mano le redini dell’azienda, sempre supportati dai genitori, virando verso vini freschi, minerali e fragranti. Il territorio di San Quirino, nell’alto Friuli Occidentale, è caratterizzato dalla vicinanza delle Dolomiti friulane ed il microclima è influenzato da un’accentuata escursione termica, visto che non ci sono colline a far da barriera tra i monti e l’altopiano. La massiccia presenza di ciottoli nel terreno esprime una grande mineralità determinata dal “terroir”, che nel caso dei vini di Russolo è interpretato in modo magistrale sia nei vini bianchi che nei rossi - soprattutto nel Pinot Nero - confermando Russolo come il migliore interprete dell’area.
Isidoro Princic, per tutti Doro, inizia ad imbottigliare i primi vini nel 1952: autodidatta in quel di Pradis, nel Comune di Cormòns, è tra i primi vignaioli a credere nei vini del Collio e oggi Sandro, suo figlio, ne ha raccolto il testimone continuando nella tradizione paterna. Sempre affiancato dall'insostituibile Grazia, sua moglie, che segue "l'accoglienza" in casa, appuntamento imprescindibile nelle degustazioni presso la sua cantina, Sandro è uno dei punti di riferimento del Collio, con i suoi vini eleganti e fini, frutto del lavoro in vigna nei 12 ettari che compongono la proprietà. Per i vini bianchi la vinificazione è sempre in acciaio, mentre i vini rossi sono vinificati in botti da 20 ettolitri. Da qualche anno è entrato in azienda a dare man forte il figlio Carlo, che si occupa della vigna del nonno Doro dalle cui uve nascono sei vini bianchi, due dei quali ambasciatori del territorio, e due vini rossi, testimoni di uno dei maggiori interpreti del Collio e del Friuli, nel pieno rispetto della tradizione.
Cantina Comai: vini eccellenti del Trentino, da generazioni
Il Brunello di Montalcino Lisini, insieme a tutti gli altri vini prodotti dall’Azienda Lisini, a partire dall'IGT San Biagio fino alla splendida riserva Ugolaia ottenuta con le uve provenienti dalla vigna omonima, si distinguono per la loro eccellenza grazie alla scrupolosa cura dei vigneti effettuata senza alcuna forzatura, con il minimo utilizzo di prodotti chimici, con una vinificazione tradizionale unita ad una accurata cernita delle uve.
La nostra famiglia è da sempre dedita all’agricoltura con DNA langarolo e contadino. Siamo a Treiso, comune indipendente da Barbaresco dal 1957, nel cuore della zona di produzione di una delle prime DOCG italiane, il Barbaresco, figlio del Re Nebbiolo, la varietà che più di ogni altra ha delineato e delineerà la storia delle nostre colline e della vitivinicoltura nazionale ed internazionale. Noi siamo figli di questa terra e di questo vitigno.
La famiglia Tessari vive e coltiva la vite fin dal 1800 a Fittà, piccolo borgo a 300 metri di altitudine a nord di Soave e proprio alla cittadella scaligera ha dedicato il nome dell'azienda agricola usando l'antico toponimo latino Suavia. Nel 1982 Giovanni Tessari e Rosetta sua moglie, consapevoli delle grandi potenzialità del loro territorio, decisero di mettersi in proprio e di pigiare la loro uva facendo il loro vino ed oggi Meri, Valentina ed Alessandra conducono l'azienda lavorando sempre a Fittà, dove tutto è cominciato. La loro storia è quella di una famiglia che si è dedicata tutta ed interamente alla vite rimanendo sempre a contatto con la natura senza perdere mai di vista le proprie origini. Nei 20 ettari vitati sono coltivate soltanto le due varietà autoctone del Soave: la Garganega ed il Trebbiano di Soave, due uve bianche che sono le indiscusse padrone di casa di questo luogo con viti che, piantate dai nonni paterni, hanno ora più di settant'anni. La cantina, moderna ed efficiente, è stata progettata per produrre solo vini bianchi, utilizzando uno stile architettonico agreste, adeguato all'ambiente ed al paesaggio viticolo circostante ed è stata concepita per sfruttare la forza di gravità, riducendo al minimo la movimentazione dei mosti e dei vini. Un ambiente eccezionale ed una famiglia d'eccezione per un Soave tra i massimi interpreti dell'enologia veneta.
Dom Pérignon: dove eleganza e bollicine si uniscono
Fiasconaro prodotti artigianali a lievitazione naturale. Panettoni, pandori, colombe, dolci, con ingredienti tipici della tradizione madonita.
Fiasconaro prodotti artigianali a lievitazione naturale. Panettoni, pandori, colombe, dolci, con ingredienti tipici della tradizione madonita.
Da quando ho preso la piena responsabilità dell’azienda, quasi 30 anni fa, ho sempre lavorato sull’identità; mi chiedo perché una persona voglia acquistare una nostra bottiglia e devo darmi una risposta. A mio avviso non esistono vini più buoni in assoluto; i vini vanno sempre contestualizzati, tenendo in considerazione il terroir, l’annata e in ultima istanza il vitigno.
In questo senso ogni vino è unico e identitario, trovare la sua collocazione sul mercato e all’interno di un menù o di una giornata è una parte importante del mio lavoro. Sono fortunata perché so di essere in un luogo adatto per fare vino, ma non per tutte le tipologie di vino.
Ho ereditato l’azienda e ho capito velocemente che le vigne possono durare più di me e il fatto che oggi ci sia io a occuparmi di loro è casuale e limitato nel tempo; custodire e preservare l’ambiente più che impormi sulla natura è stata una scelta spontanea. Da qui nasce la decisione di fare agricoltura biologica, come punto di partenza, per un’agricoltura che contiene il valore del rispetto per “il vivente”.
Rispetto, questa è una parola importante per me, che ne racchiude altre, come responsabilità, etica, consapevolezza.
Rispetto e responsabilità prima di tutto verso i miei genitori che avevano un sogno, l’hanno realizzato e me l’hanno consegnato.
Verso le mie uve, per cui il mosto diventa vino attraverso fermentazioni spontanee, nessun utilizzo di chimica, solo tempo e pazienza.
Verso i miei collaboratori, tutti assunti direttamente.
Verso i miei fornitori, che siano di tappi o di pompe; cerco di lavorare solo con artigiani che come me lavorano con passione e si tramandano da generazioni un sapere antico che è il vero motore dell’Italia.
In ultimo verso i miei clienti, applicando prezzi corretti, considerati a volte bassi per la dedizione, l’impegno e il tempo, ma sufficienti per pagare i costi, fare investimenti e proseguire con i progetti aziendali.
La cultura è l'unico bene dell'umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire, diventa più grande. Così scriveva Hans-Georg Gadamer, filosofo tedesco. E’ un concetto che metto in pratica ogni giorno, condividendo quel poco che so con tutti coloro che hanno voglia di ascoltare, dai visitatori in azienda, ai colleghi, agli stagisti che prendiamo ogni anno in vendemmia, ai viticoltori cileni che hanno un tesoro tra le mani ma nessuno glielo ha mai detto… ma questa è un’altra storia, alle nostre latitudini ma in un altro emisfero…
Elena Pantaleoni
Nel 1988 Marjan Simčič, insieme alla moglie Valerija, prende le redini dell'azienda di famiglia, le cui origini risalgono al 1860, e fin da subito si adopera per creare una cantina nuova e moderna, adatta ai vini di alta qualità. I 22 ettari di vigneti di proprietà (alcuni dei quali vecchi di oltre 55 anni) sono ubicati nell'area del Collio Goriziano, al confine tra Italia e Slovenia, area che offre condizioni climatiche ideali per la crescita delle viti grazie all'aria marina calda che proviene dalla Pianura Friulana ed al riparo che le Alpi Giulie e l'altipiano di Ternova creano contro il freddo montano. Il terreno costituito da spessi strati di marne e arenarie è infatti ideale per la coltivazione della vite. Tre le linee di vini: i classici prodotti dalle vigne più giovani; la Selection prodotta grazie alle selezione dei migliori grappoli raccolti dalle vigne più vecchie, vini non filtrati che vengono messi sul mercato dopo un invecchiamento compreso tra i due ed i quattro anni. Infine gli Opoka, prodotti solo nelle ottime annate ed in quantità limitate, commercializzati dopo una maturazione da 22 a 36 mesi in barili dei migliori legni e dopo essere travasati ed imbottigliati mediante la sola procedura di decantazione, senza alcuna filtrazione. Questi ultimi rappresentano in pieno il Terroir di Brda.
La Valle d’Agno si estende a Nord di Vicenza ai confini tra le province di Verona e di Trento e si trova al centro di un territorio unico per la coltivazione della vite costituito da terreni integri e protetti a Nord dalle Piccole Dolomiti. I vigneti si estendono in un ambiente di alta collina dove sono inseriti in un paesaggio naturale abbracciati da boschi e prati. Masari nasce nel 1998 quando Massimo Dal Lago e Arianna Tessari, unendo la loro passione e le loro esperienze, riprendono la viticoltura nella Valle d’Agno ricercando i vecchi vigneti e le varietà locali per coltivarli con grande attenzione e rispetto evidenziando le due anime della Vallata: quella vulcanica e quella calcarea. I vini esprimono con decisione la mineralità e la complessità tipiche di questa terra che con grande impegno e rigore Masari interpreta. La complessità dei suoli, l’attenta cura nella coltivazione biologica e la selezione molto accurata delle uve alla vendemmia sono i pilastri su cui fonda l’azienda Masari. Eleganza e freschezza negli aromi contraddistinguono tutti i vini che dimostrano, con il passare del tempo, grande personalità.
Maso calliari. Noi, gli insoliti vini di montagna
La Cantina Musella
L’azienda vitivinicola ha la sua cantina e i suoi uffici in una corte rurale del 1500 circondata da verdissimi prati bagnati dal torrente Fibbio, che anticamente era adibita a scuderia del palazzo nobiliare della Tenuta.
Oggi, nel rispetto della tradizione e dopo un attentissimo restauro conservativo, è stata trasformata nel prezioso locale per le nostre botti e nella cantina dotata di tutte le più moderne tecnologie.
Ogni nostro prodotto proviene esclusivamente da questa Tenuta che si estende per quasi 400 ettari e che offre anche una notevole differenziazione nella composizione del terreno, qualità che ci permette appassionanti confronti.
zienda Agricola Pala affonda le sue radici nella terra di Sardegna, passando di padre in figlio, con continuità da quattro generazioni: in questi luoghi della tradizione, ha inizio l’avventura di Salvatore Pala, nel lontano 1950 con la prima vendemmia. Suo figlio Mario, terza generazione della famiglia Pala, ha dato la svolta all’azienda ed oggi è ormai affiancato nella gestione della cantina da sua moglie Rita e dai suoi figli Massimiliano, Maria Antonietta ed Elisabetta. Il futuro di Pala è in buone mani e con l’aiuto di uomini come Fabio Angius, deus ex machina nella promozione commerciale, i vini dell’azienda di Serdiana sono tra i più apprezzati vini sardi nel mondo. Sono otto le tenute di Pala, vicine alla sede o più lontane dove i territori e le esposizioni migliori si adattano ai diversi tipi di vitigni. Da Serdiana a Ussana, con terreni calcareomarnosi, fino ai quarzi di Senorbì, alle sabbie bianchissime di Uras, Terralba e San Nicolò d'Arcidano nell'Oristanese. I vini bianchi sono fini, minerali, sapidi mentre i rossi rispecchiano in modo preciso i loro vitigni ed il loro terroir confermandosi come perf
ITALIA, TOSCANA
Podere Le Ripi
FRANCESCO ILLY E SEBASTIAN NASELLO / MONTALCINO
“La bellezza, la distanza da tutto ciò che noi chiamiamo civiltà, l’assenza di moderne architetture, i profumi che pervadono tutto l’anno queste colline, la vista in profondità, a est di Monticchiello, e Montepulciano, il vulcano preistorico del Monte Amiata a sud, le colline ad anfiteatro che proteggono le Ripi a ovest e a nord. Tutto questo, così meraviglioso, ma anche così incontaminato.”
Podere le Ripi nasce a Montalcino nel 1984 da un primo innamoramento di Francesco Illy che acquista il podere da un pastore sardo nei pressi di Castelnuovo dell'Abate, versante est di Montalcino. Fu l’amore che solo un fotografo naturalista può avere nei confronti di un paesaggio cosi intenso. Nel 1999 inizia la sua avventura nella viticoltura con i primi impianti e dal 2011 si avvia verso una conversione biodinamica.
Oggi la tenuta conta circa 31 ettari vitati suddivisi fra i due versanti Montalcinesi, uno ad ovest con terreni alluvionali sabbiosi ricchi di scheletro e l'altro ad est su marne calcaree prive di scheletro; è così che si originano i diversi cinque vini aziendali, ognuno proveniente da singoli appezzamenti, diversi per terroir e per densità. Si parte da impianti da 6.000 viti/ha, fino agli alberelli di Lupi e Sirene da 11.100 viti/ha e al vigneto Bonsai da 62.500 viti/ha (vigneto più denso al mondo).
Tutti i vini subiscono un accompagnamento lento e delicato in cantina, dove grandi tini e botti di legni pregiati sono utilizzati sia per la fermentazione che per gli affinamenti (dai 24 ai 36 mesi a seconda dei vini) per poi terminare con un’armonizzazione in cemento; tutto questo percorso ha come obiettivo quello di esaltare la classicità del Sangiovese a Montalcino e le diverse sfaccettature dei vigneti. Radici profonde, viti in pieno dialogo con ciò che le circonda e la giusta pazienza durante l'invecchiamento sono i requisiti fondamentali per carpire quelle unicità che solo madre natura può creare.
La cantina si trova nel comune di Greve nel cuore del Chianti (provincia di Firenze) nella regione italiana della Toscana. Il nome (bella quercia) deriva dalle foreste di querce che crescono rigogliosamente qui, che forniscono anche una protezione dalla contaminazione incrociata da parte delle aziende agricole convenzionali. L'azienda è stata fondata nel 1974 dall'industriale Giuseppe (Pepito) Castiglioni attraverso l'acquisto di un vigneto con un ettaro di vite. Si è posto l'obiettivo di produrre vini di alta qualità "che potessero stare accanto ai migliori del mondo". Nel 1988 il figlio Sebastiano Cossia Castiglioni ha convertito la gestione del vigneto prima al biologico certificato e poi, nel 2000, alla viticoltura biodinamica, senza uso di pesticidi (come erbicidi e fungicidi) o altri prodotti chimici di sintesi. Poiché nessun prodotto animale è utilizzato durante il ciclo di produzione dalla vigna alla bottiglia, i vini sono certificati vegani.
La distilleria Santiago de Cuba: un'eccellenza cubana da non perdere.
Nasce nel 2004 da un'idea di Elena Moschetta che coinvolge il fratello Enrico, enologo, e la famiglia Cuzziol in un progetto vitivinicolo volto alla qualità. L'azienda conta circa 30 ettari vitati quasi tutti in collina e dunque può avvalersi di uve di grande qualità e potenziale. Nell'alta Marca Trevigiana, tra Conegliano, città del Cima, Pieve di Soligo, capoluogo del Quartier del Piave e Valdobbiadene, protagonista assoluta della storia del prosecco, BiancaVigna coltiva le proprie vigne o acquista alcune partite di uva cercando di portare nelle sue bottiglie qualcosa di ognuno di questi luoghi in un mix ideale di umori e sapori che alla fine siano lo specchio della propria storia. Tradizione e innovazione questo il motto della giovane azienda, che in pochissimi anni si è imposta per il rigore qualitativo e per la costanza produttiva, con vini molto minerali e poco dosati. La nuova cantina di Ogliano, nel mezzo delle Colline di Conegliano (riconosciute nel 2019 come patrimonio dell'Umanità dell'Unesco), una struttura in equilibrio con il paesaggio, dentro e fuori, frutto di un'architettura sostenibile nel rispetto per le tradizioni del territorio, è dal gennaio 2016 la nuova casa di BiancaVigna ed il punto di partenza per le prossime nuove sfide.
Tenuta Maso Corno
LA NOSTRA CANTINA
Scopri la vetrina dei premi collezionati dalla casa spumantistica Valdo nel corso degli anni.
Un’azienda di famiglia
L’altro valore fondamentale è quello del legame con il territorio che si traduce in iniziative e sostegno ma trova spazio anche nelle scelte commerciali e in quelle produttive volte alla valorizzazione di specifici vitigni.
Le Cantine Valdo nascono nel cuore del Conegliano Valdobbiadene, una terra unica nel suo genere, Patrimonio dell’Umanità Unesco a solo un’ora e mezza dalla magnifica città di Venezia. La storia d’amore tra Valdo e questo territorio premiato dalla natura e al centro della produzione del Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, è in continua evoluzione. Anno dopo anno, Valdo scrive nuove pagine, raccontando come la passione unita alla tradizione e all’innovazione possa portare a creare Spumanti unici nel loro genere.
Il rapporto con il territorio e i Viticoltori
Valdo, un nome che richiama immediatamente il territorio di appartenenza, Valdobbiadene. Un nome legato indissolubilmente alla famiglia Bolla che opera nel settore vinicolo da più di 90 anni. Considerata tra le più antiche sul territorio, nel corso di tre generazioni ha saputo diffondere, in Italia e nel mondo, la cultura del Prosecco.
Nata nel 2006 dalla volontà di vinificare in proprio le uve delle vigne di tre Ville Venete site nei comuni trevigiani di Ponzano e di Villorba, la Società Agricola Villa Minelli, dopo i primi anni atti a sperimentare i vitigni locali e i "singoli terroirs", con il 2012 inizia il suo percorso. Vini freschi, giovani, ma soprattutto figli della propria terra, interpretati da Daniele Dal Secco sotto l'egida di Francesco Serafini, l'uomo che più rappresenta il Territorio trevigiano nel mondo dell'enologia. La grande particolarità di questa azienda è che una parte delle vigne, così come la cantina, sono all'interno di una grande proprietà dove i magazzini e i depositi logistici di una grande società manifatturiera. Le altre vigne sono anch'esse piantate in luoghi speciali, visto che sono parte integrante del parco di tre belle Ville Venete. Tutto ciò non impedisce di produrre uve di grande qualità dalla quale si ottengono vini di facile beva, capaci nei rossi di buon invecchiamento, come per il Merlot Vecchie Vigne, e perfetti ambasciatori della Marca Trevigiana.